Cosa Faccio

CONSULENZA ALLE ORGANIZZAZIONI

Così come un essere umano cresce attraversando diverse fasi della vita, anche un’organizzazione affronta stadi evolutivi con bisogni specifici e sfide da superare. Gestire un’organizzazione significa, prima di tutto, coordinare persone in grado di riconoscere e affrontare le opportunità e le difficoltà legate a ciascuna fase di sviluppo.

Nel mio lavoro affianco il vertice dell’organizzazione e, quando presente, il team HR, aiutandoli a prendere consapevolezza della diversità generazionale e a comprendere quali cambiamenti siano necessari per rendere l’ambiente di lavoro inclusivo e stimolante per collaboratori di ogni età.

Il mio ruolo non è semplicemente quello di fornire soluzioni preconfezionate, ma di accompagnare l’organizzazione in un percorso di crescita condiviso. Aiuto a chiarire la visione d’insieme, a dare ordine alle priorità e a far emergere soluzioni concrete e sostenibili, frutto di un processo partecipativo.

La mia consulenza di processo non segue uno schema rigido, perché ogni organizzazione è unica. Dopo un primo confronto con le persone chiave per individuare esigenze e obiettivi, definiamo un percorso su misura. Questo può includere:

  • Analisi organizzative
  • Revisione della visione, della missione e degli obiettivi
  • Ridefinizione di ruoli, responsabilità e organigramma
  • Supporto ai leader nella gestione dei team e dei singoli collaboratori
  • Attivazione di gruppi di lavoro
  • Attività di formazione mirata
  • Iniziative per favorire la collaborazione tra generazioni e il trasferimento delle competenze tacite

A seconda della complessità del progetto, collaboro con professionisti specializzati in aree complementari, garantendo un supporto completo e integrato.

La durata del percorso varia in base alle esigenze dell’organizzazione e agli obiettivi concordati. Il mio obiettivo finale è rendere l’organizzazione autonoma nel riconoscere e affrontare le proprie criticità, in modo che possa evolvere senza dipendere da un consulente esterno.

Gestione del cambiamento

Coesistenza intergenerazionale

Sviluppo delle soft skills

FORMAZIONE

“Non si smette mai di imparare”, si dice spesso.

Mi piace pensare alla formazione non solo come un’occasione per apprendere qualcosa di nuovo, ma soprattutto come un’opportunità per diventare più consapevoli di ciò che già si conosce.

Progetto e realizzo percorsi formativi per organizzazioni e individui, con un’attenzione particolare alle nuove generazioni. Dopo un primo confronto con le persone chiave dell’organizzazione, strutturo un programma su misura, pensato per rispondere alle esigenze formative emerse.

I miei percorsi non sono semplici lezioni frontali, ma spazi di apprendimento dinamici. Alterno momenti teorici, utili a creare un linguaggio comune tra i partecipanti, a sessioni di formazione esperienziale, favorendo il coinvolgimento attivo. Questo approccio funziona sia in presenza che online, garantendo un’esperienza formativa efficace e interattiva.

La durata e la struttura dei percorsi sono flessibili e adattabili, modellate sulle specifiche necessità dell’organizzazione.

Gestione dei Millennials e Gen Z

Leadership development

Coesistenza intergenerazionale

Facilitazione

“Queste riunioni sono inutili”.

Affrontare un problema e prendere decisioni in gruppo è parte integrante della quotidianità di qualsiasi organizzazione, che si tratti di un’azienda, un’associazione di volontariato o un’istituzione. L’ideale sarebbe un confronto aperto, che porti a una soluzione condivisa da tutti. Tuttavia, la realtà è spesso ben diversa: riunirsi può diventare faticoso, se non addirittura un’impresa.

A volte, le riunioni si trasformano in lunghe discussioni inconcludenti o degenerano in conflitti. Altre volte, la conversazione è monopolizzata da pochi, impedendo agli altri di esprimere il proprio punto di vista. Spesso si preferisce optare per soluzioni di comodo, accettate solo per quieto vivere, che finiscono però per generare tensioni future. In alcuni casi, il timore del confronto porta addirittura ad evitarlo del tutto.

Eppure, i momenti di condivisione e confronto non dovrebbero mai mancare in un’organizzazione. Per renderli realmente efficaci, può essere utile la figura del facilitatore: un professionista esterno al gruppo di lavoro, il cui compito non è suggerire soluzioni tecniche, ma guidare il processo decisionale in modo imparziale. Il facilitatore agisce per il bene del sistema, assicurandosi che tutti possano esprimere idee e opinioni, favorendo un dialogo produttivo e una decisione realmente condivisa.